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al testo di Rosetta Sacchi
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D’un tronco so l’incavo e il dosso di come credendo dritta l’ansa si cade o di come si affonda deficiente in equilibrio di come a stento s’attraversa un dorso grezzo ipotizzandolo spianato so di asperità ed increspature di sobbalzi passi singultanti virgole in volo bruschi approdi.
Ho l’indice di chi caduto giace e il nome di chi risale ardito l'esempio d’un differente andare dal vivere uguale in una stagione lenta d’un tronco so l’incespicare tra i nodi il zigzagare scostante le lunghe file fino ai rami il trascinarsi come per inerzia il gonfiarsi ed il ritirarsi tra le crepe.
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